Questa marmaglia aizzata contro di me
ignora tutto di te, di me, dello Spirito
non conosce nemmeno il motivo dello scandalo,
ha solo in corpo un furore distruttivo da sfogare.
Sono anche questo gli uomini a cui tu mi hai mandato…
Questa brutalità mi è nuova.
Il divino che è in me, vogliono uccidere
Questa bramosia li eccita.
Sfogare sopra un misero
e indifeso corpo umano
che hanno nelle loro mani, l’astio
di un antico e inconfessato paragone
con la divinità, questo li esalta.
Ma altri, Padre, odiano in me la mia pochezza,
maledicono l’umiltà che ho messo nell’essere tuo figlio,
profanando la grandezza nella quale ti pensano.
Eppure abbi pietà, perdonali.
Gesù è morto.
Il cielo si oscura, l’aria si ottenebra,
un boato immane, un sussulto spaventoso, il terremoto scuote
e squarcia la terra.
La vita si ritrae in sé, rientra nelle sue latebre, nei suoi
ricoveri.
Sabato è passato.
Presto nella mattina vanno alla tomba le donne portando aromi,
ma trovano il macigno rotolato via lontano,
entrano nel sepolcro ma Gesù non c’è.
“Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”
Dal sepolcro la vita è deflagrata.
La morte ha perduto il duro agone.
Comincia un’era nuova:
l’uomo riconciliato nella nuova
alleanza sancita dal tuo sangue
ha dinnanzi a sé la via.
Difficile tenersi in quel cammino.
La porta del tuo regno è stretta.
Ora sì, o Redentore, che abbiamo bisogno del tuo aiuto,
ora sì che invochiamo il tuo soccorso,
tu, guida e presidio, non ce lo negare.
L’offesa del mondo è stata immane.
Infinitamente più grande è stato il tuo amore.
Noi con amore ti chiediamo amore.
Amen.
(Da La Passione, di Mario Luzi)
Di cuore,
BUONA PASQUA A TUTTI !
daniela e marco