
Si tratta di un viaggio - documentato con coraggio - dentro la sofferenza umana causata da guerre, ingiustizie, miseria. Le storie di tanti
giovani, tante vite costrette a lasciare la propria famiglia, la propria terra
senza sapere cosa riserverà loro il futuro, pensiamo non possano lasciare indifferenti. Anzi, verosimilmente lasciano un solco
profondo nell'anima, perché è immediato immaginare al loro posto uno dei nostri
giovani, dei nostri figli.
Cosa prova una madre, sapendo che il proprio figlio
rischia di subire violenza, di essere incarcerato e trattato alla stregua di un
animale, di morire durante il viaggio di stenti o annegato? Da cuore a cuore,
non si può non partecipare a questa pena infinita e sentirne il grido interiore.

![]() |
Fonte: thepostinternazional |
Forse per questo risuona forte nel cuore in questo tempo la
Parola:”...poi
dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti... Perché ho
avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato
da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato,
nudo e non mi avete
vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. ... In verità vi dico:
ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più
piccoli, non l'avete fatto a me. E
se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna”.