Nell’immaginario collettivo attuale la bellezza è ormai per lo più monodimensionale, artificiale, di superficie. Non più portatrice di senso, dunque.
E pensare che nel pensiero cristiano la bellezza è legata alla santità, in quanto attributo di Dio, non certo alla ricchezza, al lusso o alla sensualità di un corpo.
Ci vengono in mente alcune riflessioni di Papa Francesco, che richiamano spesso la triade bene, bello e vero, come un tutto inscindibile. Allora può diventare importante trasmettere il senso del bello, e conseguentemente del vero e del buono, alle nuove generazioni, educandole ad affinare una sensibilità che vada oltre un'estetica da vetrina. Pensiamo per contro a quanto i bambini, fin da piccolissimi, sono bersagliati da immagini orribili, raffigurazioni di mostri, dèmoni, attraverso giocattoli, cartoni animati, giochi elettronici e quant’altro. Cosa entra in quelle piccole anime attraverso gli occhi e i sensi?

Ci pare che oggi, ormai grandi, abbiano imparato a ricercarla e riconoscerla da soli.
La bellezza allora, nella sua vera natura ed essenza, non è certo qualcosa di effimero e vacuo, ma qualcosa che emerge dal profondo e che ha in sé l’impronta dell’Eterno.
2 commenti:
BELLEZZA è anche quell'amicizia che, superando le barriere spazio-temporali, ci fa percepire che esiste sempre un posticino per noi nel cuore dell'amico/amica con scritto sopra "occupato". <3
Verissimo cara Rosa! La bellezza dell'amicizia fa parte di quelle cose che ci ritroviamo come tesoro prezioso quando tutto il resto pian piano svanisce in dissolvenza, che resta a dare senso e pienezza al nostro vivere..grazie per il tuo commento!
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